Comunicazione unica d'impresa: cosa è e come si invia
La Comunicazione Unica d’Impresa è la procedura introdotta dalla Lg 40/2017 che consente di evadere con un'unica domanda tutti gli adempimenti richiesti dalla legge per dare avvio a un’attività d’impresa nuova sul territorio nazionale. Si tratta di un’istanza singola che contiene permessi, permette di presentare variazioni societarie o comunicare semplicemente la cessazione dell’attività.
Comunicazione Unica d’Impresa: cos’è
Al fine di semplificare le pratiche per avviare una nuova impresa, è stata emanata la Legge numero 40 del 2 aprile 2007 che ha introdotto la Comunicazione Unica d’Impresa, rendendola obbligatoria a tutte le aziende a partire dal 1 aprile 2010. Con tale disposizione il Governo ha messo fine all’onere degli imprenditori di presentare le numerose pratiche agli enti territoriali come Agenzia delle Entrate, Inail, INPS e Camera di Commercio per regolarizzare la propria attività. In passato, infatti, ogni domanda veniva presentata al suo ente di competenza, così, ad esempio, la partita Iva veniva chiesta all’Agenzia delle Entrate, la posizione dell’impresa all’INPS e all’Inail per la regolarizzazione e così via, con un forte dispendio di energie e di tempo per l’imprenditore che voleva avviare una nuova attività.
Oggi, invece, la Comunicazione Unica d’Impresa ha permesso di inoltrare un’unica domanda per regolarizzare sia la posizione fiscale, sia assicurativa che quella previdenziale. Tale comunicazione, chiamata in modo abbreviato anche ComUnica, viene inoltrata all’Ufficio del registro delle Imprese situato presso la Camera di Commercio competente. Quest’ultima, ricevuta la domanda, provvede all’inoltro a tutti gli enti coinvolti.
Comunicazione Unica d’Impresa: come funziona
La Comunicazione Unica d’Impresa è costituita da un insieme di file riuniti in un unico documento riepilogativo contenente le richieste da inviare a ciascun ente, l’oggetto della comunicazione e tutti i dati dell’istante. Alle domande vanno allegati i moduli che ogni ente richiede, a partire dall’Albo delle imprese artigiane, l’INAIL fino all’INPS.
Quando il richiedente invia l’istanza, il Registro delle Imprese inoltra la ricevuta di accettazione all’indirizzo Pec dell’azienda, e con questa accettazione l'imprenditore può iniziare a svolgere la sua attività.
In ogni caso, la procedura si perfeziona in poco tempo, la Camera di Commercio, infatti, entro 5 giorni invia al Registro delle Imprese la conferma dell’iscrizione della ditta. Gli altri enti, invece, come Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, devono rispondere entro 7 giorni, comunicando l’avvenuta evasione alla Camera di Commercio e all’impresa.
Un’ulteriore semplificazione introdotta riguarda l’obbligo di presentare la SCIA presso il SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) in modo telematico per l’avvio di attività artigianali, produttive, agricole, commerciali e per le imprese turistiche. La sede del SUAP dove inoltrare l’istanza è quella del Comune dove viene ubicata la sede legale della ditta.
Nel rispetto del DPR numero 160 del 2010, la SCIA può essere inoltrata congiuntamente alla documentazione occorrente quando la trasmissione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività avviene contemporaneamente all’inoltro della Comunicazione Unica. In tale ipotesi, insieme ai file allegati in ComUnica, si troverà anche il modello per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, che verrà inoltrato allo Sportello SUAP di competenza direttamente dal Registro delle Imprese.
Dove trovo la Comunicazione Unica?
Per trovare la Comunicazione Unica è possibile visitare il nostro sito Aziende.it nell'apposita sezione Servizi e farne richiesta.
È necessario ricordare che ComUnica si può utilizzare solo se si hanno a disposizione i seguenti dispositivi:
- Firma digitale: avendo valore legale, la firma digitale è necessaria per la sottoscrizione della pratica. Essa viene richiesta presso uno degli enti accreditati al CNIPA o direttamente in Camera di Commercio.
- Userid e password Telemaco: le credenziali servono per l’inoltro della domanda al Registro delle Imprese. Se si è sprovvisti, occorre farne richiesta all’Ordine Professionale di appartenenza, all’Associazione di Categoria oppure direttamente dalla piattaforma del Registro delle Imprese.
- Indirizzo PEC: obbligatorio per l’invio e la ricezione delle ricevute relative alla pratica ComUnica.
In caso di dubbi sugli aspetti generali che riguardano la Comunicazione Unica è possibile chiamare il call center messo a disposizione della Camera di Commercio che offre assistenza durante la redazione dell’istanza. Per le denunce Inps e Inail, invece, è stato messo a disposizione un contact center totalmente gratuito (numero 803164), mentre per compilare i modelli AA9 e AA7 o per altre questioni che riguardano l’Agenzia delle Entrate, è possibile chiamare al contact center ADE (numero 848800444) o collegarsi al sito.
Quanto costa la Comunicazione Unica?
Per inoltrare la pratica Comunicazione Unica d’Impresa occorre sostenere dei costi per il versamento dei diritti di segreteria e per le imposte di bollo richieste dal registro delle Imprese. Inoltre, Telemaco richiede una tassa per ciascun invio telematico e se non si è in possesso di Pec, vi sono delle spese per l’apertura dell’indirizzo digitale.
Nello specifico, ComUnica richiede importi diversi in base all’oggetto della pratica, se cioè si richiede l’apertura di una ditta o l modifica o chiusura della stessa.
- In caso di modifica dei dati o chiusura della ditta:
diritti di segreteria di € 18,00
imposta di bollo di € 17,50.
- Per l’apertura della ditta:
diritti di segreteria: € 18,00
imposta di bollo: € 17,50
diritto camerale da € 53,00 a € 120,00.
Infine, se bisogna aprire anche la Pec, occorre versare 35 euro annuali.
Spesso l'invio di pratiche per l'avvio di una nuova attività o la notifica di modifiche e altre formalità aziendali richiede un dispendio di tempo, energie e denaro che l'imprenditore non possiede, per questo Aziende.it mette a disposizione un servizio celere e funzionale che semplifica il lavoro aziendale.