Tipologie di Società: Quale Scegliere
Qualunque soggetto eserciti un’attività imprenditoriale può essere considerato società: quando quest'ultima è costituita da diversi soggetti si parla di impresa collettiva, mentre quando è formata da un unico soggetto è definita società individuale.
Per comprendere bene le dinamiche interne delle imprese è necessario fare una differenza preliminare tra società di persone e società di capitali, consapevoli che la decisione di costituire l’una o l’altra tipologia deve essere espressa in modo chiaro già nelle prime fasi della sua formazione. Inoltre su Aziende.it si possono trovare tutte le informazioni relative alle varie visure, Visura Camerali - Società di Persone e Visure Camerali - Società di Capitali e ai fascicoli, Fascicolo Società di Capitali e Fascicolo Società di Capitali.
Tutte le differenze tra le società di persone e le società di capitali
La differenza più importante tra una società di persone e una società di capitali è che la prima non ha personalità giuridica, a differenza della seconda. Questo significa che nelle società di persone i soci rispondono di tutte le obbligazioni assunte, mentre nella società di capitali non sono i soci bensì la società, con il proprio capitale e i beni posseduti, a risponderne. In altre parole, con la società di capitali i beni personali dei soci vengono salvaguardati perché restano estranei rispetto ai debiti della società.
Al contrario, nelle società collettive di persone tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente nei confronti dei terzi, salvo specifiche eccezioni che indicheremo a breve.
Le tipologie di società di persone ammesse in Italia sono di tre categorie:
- S.S.: società semplice
- S.n.c.: società in nome collettivo
- S.a.s.: società in accomandita semplice.
Le società di capitali, invece, possono essere di 5 tipi:
- S.r.l.: società a responsabilità limitata
- S.r.l.s.: società a responsabilità limitata semplificata
- S.p.a.: società per azioni
- S.a.p.a.: società in accomandita per azioni
- Società cooperative.
Con l’iscrizione della società di capitali presso il Registro delle Imprese e dopo la costituzione con atto pubblico dinanzi a un notaio, esse acquistano personalità giuridica. Questo passaggio è necessario per capire la differenza sostanziale tra le due forme societarie: nella società di capitali la legge riconosce l’azienda come terzo, mentre nelle società di persone i soci non sono terzi bensì una garanzia per il corretto mantenimento della società.
Società di persone: cosa sono e peculiarità
Le società di persone sono imprese collettive dotate di una ragione sociale rappresentativa del nome dell'azienda. Esso, solitamente, è costituito dal nome dei soci e dal tipo di assetto sociale.
Una delle caratteristiche principali delle società di persone è la possibilità di costituirla con un capitale sociale anche minimo. La garanzia che viene data infatti, è rappresentata dal patrimonio personale dei soci che consente di avviare un’impresa con un solo euro.
Molte sono le semplificazioni burocratiche per chi sceglie di costituire questa tipologia di società, dal momento che prevede due sole formalità: l’elaborazione di un atto costitutivo e la relativa registrazione per il tramite di un notaio.
Per quanto riguarda la gestione, invece, la società di persone può essere amministrata da ciascun socio proprio perché essi sono uniti da un rapporto di fiducia personale. Infatti, nella fase patologica della società, quando cioè essa fallisce, i creditori aventi diritto si rivalgono sui beni di ciascun socio fino al totale soddisfacimento del loro diritto, con la possibilità di pignorare beni e bloccare tutti i conti correnti postali e bancari.
Una peculiarità delle società di persone è che esse possono essere di due tipi:
- la S.n.c. (società in nome collettivo) in cui tutti i soci sono dotati di responsabilità solidale e illimitata
- la S.a.s. (società in accomandita semplice) nella quale i soci vengono distinti tra soci accomandanti e accomandatari. I primi sono coloro che sono responsabili delle obbligazioni assunte limitatamente alla quota societaria che ha acquistato, mentre i soci accomandatari hanno responsabilità illimitata.
Secondo uno studio Istat, le società di persone sono le più utilizzate in caso di imprese familiari o per attività d’impresa di piccole dimensioni.
Società di capitali: caratteristiche e tipologie
Ogni società di capitali ha una propria denominazione sociale che rappresenta il nome dell'azienda. Esso, infatti deve indicare obbligatoriamente la tipologia di rapporto societario, se cioè si tratta di società per azioni, società a responsabilità limitata o relative variabili.
La responsabilità dei soci è limitata alle quote versate, dal momento che il patrimonio personale di ogni socio è separato e distinto rispetto al capitale sociale, versato per le utilità dell’impresa. La legge, infatti, prevede che gli amministratori sono terzi rispetto a ciascun azionista. Questo significa, in termini pratici, che quando una società di capitali fallisce, viene avviata una procedura fallimentare da parte del giudice competente dietro istanza dello stesso amministratore o dei debitori.
Il giudice, dopo aver quantificato il patrimonio della società, provvede alla successiva liquidazione. Nel caso in cui la società non disponesse del capitale occorrente a soddisfare tutto il debito, una parte di esso resta semplicemente scoperto senza intaccare il patrimonio personale dei soci.
L’unico svantaggio di questo assetto sociale è la tassazione che è piuttosto elevata rispetto alla società di persone, soprattutto per quanto riguarda l’IRAP e l’IRES.
Dal punto di vista dell’idoneità a svolgere particolari attività, le Società a responsabilità limitata hanno regole adattabili sia per le grandi sia per le piccole aziende, perché proteggono il patrimonio personale dei soci.
Le società a responsabilità limitata semplificata (srls), invece, sono maggiormente adatte per le start up, e dunque per le imprese giovani, ma spesso non trovano fiducia negli istituti di credito.
Più complesse e strutturate sono le società per azioni (spa), che possono essere costituite solo con un capitale minimo di 50mila euro, salvo per alcune eccezioni che consentono un versamento inferiore.
Un’alternativa alle S.p.a. sono le società in accomandita per azioni (sapa), che presentano similitudini con le società in accomandita semplice con una differenza sostanziale: esse, infatti, sono dotate di personalità giuridica e gli accomandatari sono veri e propri amministratori della società.
Infine, vi sono le società cooperative: inizialmente dovevano perseguire esclusivamente finalità di solidarietà e mutualità, sebbene nel tempo abbiano subito delle importanti trasformazioni proprio nello scopo. Oggi, infatti, le cooperative sono imprese come le altre che permettono ai soci di usufruire di beni e servizi, godendo di benefici fiscali notevoli.
Cosa sono le start up: il ruolo dell’oggetto sociale
Le start up sono società di capitali alle quali vengono richiesti specifici requisiti da parte della legge, come, ad esempio, la mancanza di distribuzione degli utili e un capitale maggioritario nelle mani di persone fisiche. Non solo, le start up devono possedere un oggetto sociale finalizzato in modo prevalente all’innovazione e allo sviluppo tecnologico.
Dal punto di vista operativo, la legge richiede che almeno un terzo del personale sia altamente qualificato, o in alternativa, essere titolare di un brevetto o di un marchio connesso all’innovazione tecnologico.