Cosa è la CCIAA e dove trovarla
CCIAA è un acronimo che sta per Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Ogni impresa, per operare sul territorio, deve necessariamente iscriversi a questo ente, affinché i dati siano disponibili per tutti, secondo un criterio di trasparenza. Una volta effettuata l'iscrizione, l'impresa riceverà un numero che la identificherà in modo univoco.
Dove si trova il numero CCIAA?
Per conoscere il numero d'iscrizione alla Camera di Commercio di un'azienda è necessario richiedere la visura camerale, ovvero un documento che viene tratto dal Registro delle Imprese e nel quale vengono indicati tutti i dati dell'impresa: la ragione sociale, la composizione societaria, la sede legale e il tipo di attività svolte.
Il numero CCIAA si trova subito nella prima parte della visura, in alto a destra, dove sono indicati i dati anagrafici e viene anche conosciuto anche come REA CCIAA (Repertorio Economico Amministrativo).
Come richiedere la visura camerale?
La visura camerale è un documento molto importante che serve a conoscere un'impresa nella sua interezza, la sua affidabilità o banalmente la sua esistenza. Come fare una richiesta camera di commercio? È possibile richiederla nella sede fisica del proprio comune oppure per via telematica e, in entrambi i casi, il rilascio è immediato. Ci sono tuttavia diverse versioni della visura che forniscono più o meno informazioni.
Visura camerale: tipologie e differenze
In base alle esigenze di chi interroga il Registro Imprese, ci sono diversi tipi visura camerale.
Visura camerale ordinaria
I dati presenti in questa tipologia di visura sono quelli anagrafici, giuridici, economici e fiscali di un’impresa. Come anticipato, il numero CCIAA assegnato, la ragione sociale, l'indirizzo della sede legale, eventuali recapiti come il numero di telefono e la PEC, il codice fiscale e la Partita IVA. Inoltre viene riportato: la data in cui è stata costituita, la forma giuridica scelta, la composizione con tutti i riferimenti relativi ai ruoli, cariche e capitale investito. Infine, le licenze attribuite e le eventuali sedi dislocate non primarie. Questa visura è come una fotografia dell'impresa al momento della richiesta, ma non contiene tutte le modifiche avvenute nel corso del tempo. Per conoscerle, è necessario richiedere lo storico.
Visura camerale storica
A differenza della visura ordinaria che riporta lo status attuale dell'azienza, la visura camerale storica riporta tutti i passaggi e le modifiche avvenute dalla costituzione dell'impresa fino al momento in cui viene richiesto il CCIAA documento. Saranno quindi presenti tutti gli atti depositati e le variazioni societarie e del numero dei dipendenti assunti nel tempo.
Company Registration Report
È la visura camerale ordinaria, ma in inglese. Può essere richiesta per via telematica ed è utile alle aziende che operano anche sul mercato estero oppure alle imprese straniere che desiderano ottenere informazioni su quelle italiane. Non c'è quindi bisogno di avventurarsi in traduzioni fai da te e in questo modo si avrà un documento ufficiale.
Quanto dura la visura camerale e a cosa serve: differenze con il Certificato Camerale
Tutte le visure camerali, hanno una validità di sei mesi. Questo perché nel corso del tempo possono esserci delle variazioni anche significative dello status dell'impresa e, per convenzione, si è scelta questa tempistica. Ad ogni modo, è sempre meglio avere una copia la più aggiornata possibile, in quanto può capitare che alcune variazioni richiedano tempo prima di essere acquisite dal Registro Imprese.
La visura camerale tout court ha tuttavia una funzione di tipo informativo, ma in caso di contenziosi in tribunale e in tutte quelle situazioni in cui servono atti pubblici convalidati, è necessario richiedere il Certificato Camerale che non è nient'altro che la medesima visura ma in bollo, ha valore legale e ha la stessa durata della visura semplice.
Il Certificato Camerale ha più variabili della visura, poiché è necessario indicare quali sono le informazioni di cui si ha bisogno. Avremo quindi quello abbreviato, in cui ci sono solamente le informazioni anagrafiche, il REA CCIAA, la partita IVA, la sede legale e il capitale sociale; quello completo, che aggiunge alle informazioni sopracitate anche la composizione societaria; quello storico, simile alla visura camerale storica, e così via.
Anche in caso di atti notarili o ufficiali è sempre meglio informarsi prima se per procedere è sufficiente la visura o il certificato camerale, perché non è detto che serva la bollatura per tutte le pratiche.
In Italia, per poter aprire un’attività lavorativa di tipo imprenditoriale (società o ditta individuale), l’iscrizione al Registro Imprese è obbligatoria. Questa dovrà avvenire necessariamente presso la Camera di Commercio di competenza, ovvero dello stesso comune in cui si decide di mettere la sede legale dell'azienda. Il costo dipende dal tipo di società che si va a costituire e varia da zona a zona.
Sono esenti dall'iscrizione i liberi professionisti, cioè coloro che aprono una partita IVA e operano come autonomi, tuttavia vi sono una serie di agevolazioni che la Camera di Commercio offre che possono essere utili anche in questo caso. Legalmente però non è vincolante.
L'iscrizione può essere effettuata esclusivamente per via telematica e dev'essere fatta entro 60 giorni dall'inizio dell'attività, ovvero dall'apertura della partita IVA. Solitamente avviene in concomitanza con quest'ultima, anche perché, sempre sulla stessa piattaforma, è possibile iscriversi all'INPS, all'INAIL e avere tutto ciò che serve per cominciare a lavorare in regola.