Codici RAE, SAE e Ateco: cosa sono

Il codice RAE e SAE sono stati sostituiti dalla codifica Ateco 2007 (entrata in vigore il 1 gennaio 2008) ai fini dell'individuazione del profilo fiscale. Tuttavia, ancora oggi rappresentano dei parametri importanti per appurare la solidità finanziaria di un'impresa.

Banche e istituti di credito, infatti, tengono in considerazione tali indicatori in caso di richieste di fidi e prestiti da parte delle aziende. Nel rating rientrano anche altre variabili come la presenza di finanziamenti in corso, eventuali insoluti, procedure concorsuali e investimenti.

Sapere identificare i codici delle attività e coglierne le differenze permette di risalire a informazioni importanti in tempi ristretti e ad abbreviare l'iter di approvazione o disbrigo di molte pratiche. 

 

Codice RAE e SAE, definizioni

Si tratta di due codici (entrambi a 3 cifre) assegnati dalla Banca d'Italia per effettuare il censimento delle attività economiche. In altre parole, servono a classificare le aziende in base agli incarichi svolti tenendo conto di dati oggettivi; ecco quali sono i principali:

  • numero di dipendenti
  • forma societaria prescelta in fase di costituzione
  • eventuali finanziamenti in corso
  • investimenti nel medio-lungo periodo.

 

RAE

L'acronimo RAE sta per Ramo dell'Attività Economica: il suo significato, quindi, è relativo al campo di competenza di un'impresa. 

Esempi riguardanti la corrispondenza tra numeri e macro-gruppi sono le voci prodotti chimici (055), energia elettrica (161), minerali di ferro (211), salgemma e sale marino (233) e orologi (374). 

L'elaborazione del codice è fatta in base ai tabulati NACE (Nomenclatura delle Attività economiche della Comunità Europea), a loro volta coerenti con i dati ISIC, ossia l'istituto statistico delle Nazioni Unite.

 

SAE

SAE, invece, vuol dire Settore (o Sottogruppo) di Attività Economica ed è legato al concetto di categoria d'impresa, in particolare al tipo di organizzazione (per le aziende formate da più componenti) o di professionalità (per coloro che operano individualmente). Nel primo caso un esempio può essere famiglie produttrici (061), mentre nel secondo artigiani (614) o promotori finanziari (283).

 

Codice Ateco

Il codice Ateco è una combinazione di 6 caratteri, in cui le lettere indicano il macro-settore di appartenenza, mentre i numeri corrispondono a categorie e sotto-categorie. Si tratta di un dato finalizzato all'individuazione del profilo fiscale di un'azienda, da inserire nell'apposita modulistica al momento dell'apertura della partita IVA.

La codifica Ateco non è di competenza della Banca d'Italia ma dell'Istat (Istituto Nazionale di Statistica), che ha provveduto all'ultimo aggiornamento nel 2021. È consigliabile, quindi, prendere nota della sequenza alfanumerica più adatta alla propria posizione tributaria prima di registrare l'impresa sulla piattaforma dell'Agenzia delle Entrate.

 

Codifica RAE, SAE e Ateco: una breve schematizzazione

A titolo riepilogativo, può essere utile il seguente elenco sui criteri di classificazione delle attività economiche e la corrispondenza con ciascun codice:

  • in base al ramo di competenza per RAE
  • in base alla categoria d'impresa per SAE
  • in base al profilo tributario per Ateco.

Fino a qualche anno fa codice S.A.E. e R.A.E. si trovavano nei documenti camerali, mentre attualmente solo il terzo dei parametri in elenco è rilevabile dall'anagrafica. Fanno eccezione alla regola i liberi professionisti e tutte le altre attività non soggette all'obbligo d'iscrizione alla Camera di Commercio, per le quali le informazioni sulla codifica Ateco sono disponibili previa ricerca sul website dell'AdE.

Per richiedere una visura, un bilancio o altri tipi di attestazioni che riportino il codice Ateco di una società o una ditta basta accedere a piattaforme autorizzate come Aziende.it.

 

Codice RAE, SAE e Ateco: dove trovarli

Per scegliere le combinazioni RAE e SAE più adatte alla propria impresa l'unica soluzione è rivolgersi alla Banca d'Italia, che ha reso pubbliche le tabelle dei codici SAE e RAE (visionabili dalla Circolare 140 dell'11 febbraio 1991, aggiornata più volte negli anni). Sono disponibili, inoltre, le liste dei codici sintetici SAE, raggruppanti sotto-categorie affini (sottogruppi di raccordo).

In questo modo l'utente può effettuare ricerche in autonomia e associare i numeri compatibili con l'attività economica svolta, oppure chiedere una consulenza a un esperto in scienze bancarie. Riguardo ai codici Ateco, invece, basta consultare gli elenchi disponibili sulla piattaforma dell'Istat o rivolgersi a un commercialista.

 

Codice RAE elenco (o SAE) non trovato: possibili soluzioni

 

Esistono attività economiche per le quali è difficile assegnare questi parametri. Si tratta di una situazione che si verifica spesso per l'attribuzione del codice RAE a un artigiano o del codice SAE a un libero professionista. Il problema deriva dalle difficoltà a mantenere una certa coerenza tra le normative nazionali e gli standard previsti dall'Unione Europea, quindi dall'impegno di evitare contraddizioni con quanto previsto dal NACE.

In questi casi è preferibile richiedere il parere di un esperto appartenente al settore bancario, in modo da scegliere dei codici sulla base di dati oggettivi e non di criteri arbitrari. Nell'eventualità di non poter percorrere tale via (solo dopo aver verificato l'assenza di alternative e sottoposto il quesito ai responsabili di Banca d'Italia), è possibile utilizzare il codice 099, riferito a unità non classificabili e non classificate (voce riportata in stampato maiuscolo).

 

Codice Ateco errato, conseguenze

 

Tale eventualità si presenta in seguito a sbagli nella compilazione o a scelte frettolose. I rischi spaziano dalle sanzioni fiscali alle iscrizioni a enti di previdenza non compatibili con la propria attività economica, a volte con perdite significative.

Per apportare correzioni occorre compilare il modulo AA9/12 dalla piattaforma AdE, avendo cura di barrare la casella "variazione dati" e sostituire il codice Ateco. La consulenza di un commercialista e l'uso dei servizi di banche dati come Aziende.it, abilitate all'accesso dei dati camerali, permetteranno di inserire le informazioni giuste.

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